33° giro podistico isola d'elba

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17-03-2022

Poggio - Patresi una tappa dagli spunti storici molto interessanti!

Poggio - Patresi una tappa dagli spunti storici molto interessanti!

LUOGHI DI INTERESSE CHE SI INCONTRANO DALLA PARTENZA DA POGGIO ALL'ARRIVO A PATRESI

1) POGGIO
si presenta come un sugegstivo e fiabesco borgo antico una volta conosciuto con il nome di Podium Marciane. Oggi è una tranquilla frazione del comune di Marciana che si erge su un costone a 330 metri sul livello del mare alle spalle del golfo di Marciana Marina. Il primo incontro dei podisti con la storia  sulla strada tra Poggio e Marciana è la fonte di Napoleone, a lui dedicata perchè l'imperatore durante il suo esilio all'Elba  apprezzava molto le qualità dell'acqua.
2) SAN CERBONE
L'austero romitorio di San Cerbone si trova tra i paesi di Poggio e Marciana, a quota 530 slm nel piccolo pianoro del Monte Capanne.
La chiesetta è immersa e protetta da un bellissimo bosco di castagni secolari quasi a volerlo protegegre, l'abbraccio della vegetazione è talmente stretto che è impossibile vedere la chiesa da lontano; si scopre allo sguardo solo a poche decine di metri di distanza.
Secondo la tradizione questo fu il luogo dove il Vescovo di Populonia si rifugiò dopo la fuga all'Isola d'Elba nel 569 a causa delle persecuzioni dei Vandali ariani. Il santo scelse come rifugio una piccola grotta nei pressi del romitorio chiamata Grotta di San Cerbone.
3) SANTUARIO MADONNA DEL MONTE
il punto più alto della tappa, uno tra i santuari più antichi dell'Isola  si trova a 627 slm, in un ambiente suggestivo, immerso nel verde  e nel silenzio della natura.
Impianto romanico del XII secolo abbellito e ingrandito ad opera dei Pisani nel XVII secolo.
4) SERRAVENTOSA
è un rilievo dell'Isola d'Elba, sede di una piccola necropoli rupestre a partire dall'Età del Bronzo sino all'Età del Ferro.
Nel luogo, caratterizzato dalla presenza di alcuni caprili utilizzati dal pastore marcianese Oreste Anselmi, chiamato il Re della Montagna, è stata rinvenuta (1986) un'importante sepoltura rupestre in un riparo noto almeno dal 1820 come Grotta di Giuliano. La tomba, che potrebbe essere stata riutilizzata più volte,  ha restituito molti oggetti in uso in un arco temporale tra gli inizi dell'XI secolo a. C. e il IX secolo a. C.
5) ARRIVO A PATRESI
La baia di Patresi ha sempre rappresentato uno scalo marittimo di estrema importanza per le imbarcazioni che si trovavano ad affrontare il canale di Corsica. Dai fondali antistanti provengono due anfore puniche ( VII secolo a.C. ) un'anfora etrusca (VI secolo a.C.) due anfore greco-italiche del 300 a.C. e svariate anfore di età romana.
All'epoca medievale e rinascimentale risale il toponimo Fabbriche dei Patresi, che indicava fornaci per la riduzione del ferro disseminate lungo la vallata.
Interessante sarà la possibilità di visitare il faro di Punta Polveraia ( 1909 )
A Patresi si trova l'elegante chiesetta di Santa Lucia (1766).